Ecco qui selezionati dieci percorsi fuori dalle solite rotte per portare i tuoi amici e amiche a scoprire cosa significhi davvero Wow Effect!
La Lombardia è ricchissima di percorsi per tutte le stagioni e per ogni grado di fatica, dal runner più allenato a chi predilige la calma e la passeggiata. In questa rassegna potrai trovare due step di difficoltà, potendo scegliere un percorso facile, meno impegnativo ed adatto a tutti oppure un percorso lungo per una giornata intera, ma piena di soddisfazione.
Qui non troverete descritte escursioni in val di Mello, per una guida approfondita clicca qui. Oppure qui per la zona di Livigno o qui per Bormio.
Contenuti
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1. Lago Maggiore
Iniziamo questa rassegna con il Verbano, che si divide tra Lombardia, Piemonte e Svizzera, quindi difficilmente riusciremo a limitarci. Oltre al mitico Mottarone e il Parco dei Fiori vi segnaliamo la vicina presenza del Parco della Valgrande, la più grande area di wilderness italiana.
Non stiamo qui a fare l’elenco di tutti i letterati e poeti che hanno elogiato la serenità e il romanticismo che si respira intorno a queste sponde. Invece è divertente sapere che il primo aliscafo del mondo fu progettato qui agli inizi del ‘900: infatti la prima tratta con aliscafo fu aperta tra Stresa e Locarno nel 1953.
Percorso facile
Anello Pizzoni di Laveno. Percorso ad anello apprezzabile per gli ampi scorci nonostante il breve percorso. Tenere sempre d’occhio i segni bianco rossi del CAI che partono dal monumento dei caduti e seguire la scritta variante, poi tenere la destra per Casere. Si giunge sull’asfaltata, seguire l’anello vacuviano e le 3V.
Poco dopo si riprende il sentiero che arriva al passo Barbè e da qui la traversata dei Pizzoni. Dal punto più alto a 1018 metri poco dopo si arriva al bivio per il Passo Cultignone; si può seguire oppure decidere di allungare fino al rifugio Adamoli. Si rientra poi a Vararo seguendo sempre il sentiero 3V.
Parcheggio
Vararo frazione di Cittiglio sulle sponde orientali del lago.
Lunghezza
7 km (anello)
Dislivello
500 mt
Percorso lungo
Il Monte Tamaro è una delle cime più panoramiche sul Lago Maggiore: si trova a quasi 2000 mt. Nonostante si trovi in Svizzera, da Milano sono solo 100 km circa per arrivare al punto da cui consigliamo di partire. Raggiungere Miglieglia e prendere la cabinovia fino al Monte Lema (autunno 2023 aperta dalle 8.45 alle 17.15 fino al 6 novembre). Consigliamo in ogni caso di dare un’occhiata al sito per capire eventuali rientri con autobus speciali. Dal Monte Lema si risale verso nord l’inconfondibile cresta montuosa che, con un percorso lungo e saliscendi, ci porta fino al Monte Tamaro.
Parcheggio
Miglieglia funivia Monte Lema
Lunghezza
18 km (andata e ritorno)
Dislivello
900 mt
2. Valmalenco
Alle spalle di Sondrio si apre la grandiosa Valmalenco. Ampia, lunga, con strade che arrivano fino a 2000 metri di altitudine. I ghiacciai del monte Disgrazia, il Fellaria, il Ventina e lo Scerscen rappresentano un’importantissima fonte d’acqua per le valli e la pianura. I trekking in questa valle fanno respirare aria di alta montagna. Una natura sublime e affascinante. La stagione estiva è sicuramente la più indicata per frequentare queste valli. Prediligendo il fine stagione si godrà del buon clima, ma con meno gente in giro.
Percorso facile
Destinazione Alpe dell’Oro che si pone come un balcone affacciato su uno dei due rami finali della Valmalenco. Qui si gode di una vista mozzafiato, parete nord del Disgrazia, ghiacciaio del Ventina e tutto il contorno. Per il rientro invece che tornare sulla comoda sterrata dell’andata prendere il sentiero in discesa in direzione Alpe Vazzeda (superiore o inferiore cambia poco) e poi al rifugio Tartaglione, un comodo punto d’appoggio molto ricco di piatti tipici locali. Dal rifugio poi si riscende fino a Pian del Lupo e infine a Chiareggio.
Parcheggio
Risalire la Valmalenco fino a Chiareggio. Prima di arrivare a destinazione, nei pressi della località Sabbionaccio, si nota un cartello di divieto di transito. Da qui bisogna pagare un biglietto di 5 euro valido per il transito (nel 2023 dal 23 giugno al 30 settembre). Da lì fino al parcheggio è ancora lunga perciò consigliamo il ticket. Ci sono diversi parcheggi a Chiareggio, a seconda della giornata potrete trovare posto più o meno avanti sulla strada. Attenzione alle proprietà private.
Lunghezza
10 km (andata e ritorno)
Dislivello
520 mt
Percorso lungo
Destinazione rifugio Marinelli, sull’altro ramo finale della Valmalenco. Dalla diga di Campo Moro si segue il sentiero #2 del CAI. Prima parte nel bosco fino all’alpe Musella, da qui la salita di sette dossi definiti i 7 sospiri ci porta fino al rifugio Carate, solo ad un terzo del cammino. Alla bocchetta delle Forbici giungiamo a due terzi della salita. Dopo un lungo pezzo in piano si riprende a salire per l’ultimo sperone roccioso dove è posto il rifugio Marinelli. Si scende seguendo l’itinerario di salita.
Parcheggio
Risalire la Valmalenco verso Lanzada e da qui seguire per Franscia e Campo Moro fino alla diga dove si parcheggia.
Lunghezza
18 km (andata e ritorno)
Dislivello
900 metri
3. Val Trompia
Non solo ferro e industrie, ma anche meravigliose passeggiate sono nascoste in questa luminosa valle bresciana. Inoltre, proprio per questa sua vocazione storica è molto interessante visitare le antiche miniere e ad esempio il forno per fondere i metalli a Tavernole.
Percorso facile
La salita per la Punta Almana rappresenta già un trekking di medio livello, non molto lungo, ma con un discreto dislivello. Dopo una prima parte più chiusa il sentiero si apre su una magnifica dorsale la cui vista spazia dal lago d’Iseo fino all’Adamello. Consigliamo questo trekking per le mezze stagioni, quando il cielo è più terso e il sole dà un piacevole tepore. Seguire la segnaletica del CAI 312 dopo la ripida mulattiera e il bosco si arriva alla Croce di Pezzuolo, nel mezzo tra la Val Trompia e il Sebino. Da qui seguendo la cresta (sentiero 3V verso dx) si riprende a salire fino alla vetta della Punta Almana a 1390 mt.
Parcheggio
Valle di Gardone. Continuare la strada finchè non finisce con un ampio piazzale. Il sentiero parte subito dopo aver superato il torrente.
Lunghezza
9 km (andata e ritorno)
Dislivello
900 mt
Percorso lungo
La Val Trompia non è per tutti. Per alcuni questo trekking lascerà soddisfazione ed appagamento per il resto della settimana, almeno tanto quanto il male alle gambe. Si segue la segnaletica del CAI 349 3V, che attraversa il paese, il torrente e sale prima a malga Pezzeda Mattina e poi fino a Passo Pezzeda a 1600 mt. Da qui il paesaggio diventa prativo e più aperto fino a giungere al passo di Prael a 1710 mt, dove si può scegliere tra la variante 3V a sinistra più lunga ma meno tecnica oppure continuare per il sentiero che punta alla cima in direttissima. Si giunge ad una lapide in memoria ai partigiani e poi sulla vetta della Corna Blacca a 2005 metri. Attenzione alla variante diretta perché presenta alcuni passaggi esposti.
Parcheggio
L’ampio parcheggio di Collio da cui partivano i vecchi impianti di risalita della Pezzeda
Lunghezza
15 km (andata e ritorno)
Dislivello
1100 mt
4. Val Tartano
Una valle laterale della Valtellina, nelle Orobie occidentali, confinante a sud con la Val Brembana. Conosciuta soprattutto dagli scialpinisti, dalle cui cime si possono ammirare le più belle cime delle Alpi Centrali. Dal 2016 i locali hanno costruito il Ponte nel Cielo, un ponte tibetano a 140 metri di altezza, un record europeo.
Percorso facile
Il bivacco Rovedatti (1850 mt) è l’ideale per un'escursione breve, divertente e con molte variabili possibili. Dopo aver parcheggiato lungo il fiume continuare fino a che non si incontrano sulla destra i cartelli escursionistici che ci portano prima all’alpeggio Curt, poi al Pustaresc ed infine per il sentiero delle Arene al bivacco. La discesa può essere effettuata per l’itinerario di salita oppure per il sentiero dei ponti; con questa ultima opzione tenete in conto di risalire a Biorca.
Parcheggio
Si risale la Val Tartano fino all’omonimo paese, poi prendere per contrada Biorca fino al termine della strada dove si parcheggia.
Lunghezza
6 km
Dislivello
550 mt
Percorso lungo
Obiettivo cima di Lemme (2348 mt), dal parcheggio si segue per i laghi Porcile il sentiero 112. Si attraversa il fiume su un ponticello in cemento, si percorre il solito bosco di fondovalle (questa volta di Larici) e si giunge alla casera Porcile fino poi arrivare sul passo Tartano dove è presente una grande croce. Qui siamo già sulla cresta che ci porta direttamente in vetta. In discesa nei pressi del passo si riescono a vedere ancora meglio le trincee risalenti alla Grande Guerra.
Parcheggio
Si risale la Val Tartano fino all’omonimo paese. Da qui si prende per la Vallunga fino alla località Arale
Lunghezza
10 km (andata e ritorno)
Dislivello
900 mt
5. Val Seriana
Una delle valli principali della bergamasca, la Val Seriana si estende per oltre 30 km. Montagna più celebre della valle è la Presolana, la regina delle Orobie.
Percorso facile
Il rifugio Parafulmine si trova in val Gandino (1536 mt) e ha un paesaggio antico con tantissimi pascoli e un’apertura sulla pianura immensa. Salite quassù e tornerete a respirare. Dal parcheggio seguire il sentiero CAI 549 che sale al bivacco Baroncelli e prosegue fino al monte Guazza. Si incontra il bivio con la sterrata che arriva dal Monte Farno; seguendola in poco tempo si arriva al rifugio. Consigliamo di venire qui in inverno con le ciaspole per staccare da tutto e godersi la natura.
Parcheggio
Da Gandino verso il Monte Farno. Nei pressi di località Groaro, su un tornante c’è un parcheggio. Oppure continuare sulla strada e arrivare fino al parcheggio Monte Farno per ridurre il dislivello. Per questo secondo caso è richiesto un ticket acquistabile a Gandino.
Lunghezza
7 km (andata e ritorno)
Dislivello
650 mt (da Groaro)
Percorso lungo
Cima Grem (2049 mt) si trova tra la val Seriana e la val Brembana, frequentata soprattutto d’inverno perchè presenta un pendio molto dolce. L’ideale per un primo approccio alle escursioni invernali. Si prende la sterrata di fronte al Bar Ristorante Trapper e poi il segnavia CAI 223 continuando su sterrato poi nel bosco fino alla Baita di Mezzo. Da qui per prati e resti di miniere alla Baita Alta. Infine per cresta o continuando sul sentiero 223 si giunge in vetta. Si riscende per l’itinerario di salita.
Parcheggio
Passo di zambla
Lunghezza
12 km (andata e ritorno)
Dislivello
800 mt
Il team di autori di Holidoit
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